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Efficienza energetica: i certificati bianchi

 
Energia e imprese

Con la partenza del mercato dei Certificati bianchi (Titoli di Efficienza Energetica), "Energie per fare impresa", affronta il tema dell’efficienza energetica. vedremo cosa sono i certificati bianchi e come avviene la compravendita di questi titoli, parleremo delle società specializzate negli interventi dell'efficienza energetica le "Esco" e le possibilità per le aziende di ottenere i titoli di efficienza energetica e ridurre i consumi.

Secondo il protocollo di Kyoto, le due pi� grandi centrali elettriche del mondo, si chiamano risparmio d’energia ed efficienza: nello spirito degli accordi firmati nel 1997 ed entrati in vigore quest’anno, chi riduce gli sprechi di chilowattora, produce chilowattora negativi o zerowattora (cioè riduce la quantità di chilowattora che le centrali sono quotidianamente chiamate ad immettere in rete). Quindi, l’efficienza energetica ha un valore, che viene trattato e scambiato dalle imprese secondo quanto stabilito dalla legge. È questo il fondamento dei "certificati bianchi", titoli di risparmio energetico che si ottengono mediante interventi tecnici diretti o strumenti di mercato che premiano chi risparmia.

L’Italia ha messo in pratica questi princìpi con due decreti e, a partire dallo scorso 24 luglio 2004, ha varato alcuni provvedimenti che impongono a tutte le aziende distributrici di energia con pi� di centomila utenti allacciati (cioè tutte le maggiori aziende elettriche e di distribuzione del gas) di realizzare attività di risparmio energetico anche attraverso i loro clienti finali. I risparmi così conseguiti saranno contabilizzati, verificati e infine certificati dall’Autorità attraverso l’emissione di titoli, i "certificati bianchi", appunto, come crediti "di efficienza" che possono essere rivenduti a chi non è riuscito a conseguire i risparmi energetici obbligatori. Questo dei "Certificati bianchi" è un mercato che è destinato ad incentivare l’utilizzo di tecnologie efficienti destinate a favorire l’uso razionale dell’energia, attraverso lo scambio di titoli che certificano i risparmi ottenuti.

Lo scambio dei Certificati bianchi è organizzato e gestito dal Gestore del Mercato Elettrico (GME) sulla base delle regole definite insieme con l’Autorità. La compravendita può avvenire tramite contratti bilaterali o un apposito mercato istituito dal Gestore del Mercato Elettrico (GME). Pi� nel dettaglio, le aziende di distribuzione elettrica possono ottenere i certificati bianchi realizzando progetti a favore dei consumatori finali, che migliorino l'efficienza energetica delle tecnologie installate.

I progetti possono essere realizzati direttamente, oppure tramite società controllate, o ancora attraverso le imprese di servizi energetici, le Esco (Energy Service Companies), specializzate negli interventi dell'efficienza energetica che sollevano il cliente dalla necessità di trovare i finanziamenti, di realizzare i progetti e dal rischio tecnologico, in quanto gestiscono sia la progettazione che la costruzione, sia la manutenzione per la durata del contratto, usualmente compresa fra i cinque e i dieci anni.

I "Certificati bianchi" (all’anagrafe TEE, ovvero Titoli di Efficienza Energetica) sono emessi dal Gestore del mercato elettrico a favore dei soggetti (distributori, società da essi controllate e di società operanti nel settore dei servizi energetici) che hanno conseguito i risparmi energetici prefissati. L'emissione dei titoli viene effettuata sulla base di una comunicazione dell'Autorità dell’energia che certifica i risparmi conseguiti. Lo stesso organismo verifica e controlla che i progetti di efficienza siano stati effettivamente realizzati, e che siano conformi ai decreti e alle regole attuative.

Esiste poi, per le società che hanno l'obbligo di realizzare i risparmi, un’altra possibilità: non realizzare progetti, né direttamente né tramite le "Esco", ma acquistare i certificati bianchi da terzi attraverso il mercato organizzato, in questo caso ancora una volta è il GME che garantirà la trasparenza nella formazione dei prezzi e la sicurezza negli scambi. Questa soluzione consente di acquistare titoli di efficienza energetica venduti da quei soggetti che invece presentano costi marginali di risparmio energetico relativamente inferiori e che pertanto hanno convenienza a vendere i titoli sul mercato.

La possibilità di scegliere la modalità con cui ottenere i certificati bianchi favorirà di certo il conseguimento degli obiettivi di risparmio definiti dai decreti ministeriali al minimo costo possibile, inoltre le regole definite dal GME e dall’Autorità sono orientate a favorire l’accesso al mercato del pi� ampio numero di operatori possibile, sfruttando i vantaggi di efficienza derivati dall’utilizzo di meccanismi di mercato.

Alla fine del primo quinquennio di applicazione (2005-2009), il risparmio di energia complessivo del sistema Italia dovrebbe essere pari a 2,9 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) all'anno.